Pur in presenza di ragionevoli perplessità sulla interpretazione dell’Ufficio Sport circa l’estensione all’art. 18 di quanto disposto dall’art. 17 del DPCM nominato in oggetto e sebbene continuino le nostre richieste di chiarimento, non sono pervenute ufficialmente dalla Presidenza del Consiglio le auspicate precisazioni necessarie ad evitare la sospensione degli allenamenti nelle zone rosse come affermato dalle FAQ dello stesso Ufficio Sport. In carenza di certezze normative, invitiamo prudenzialmente alla sospensione delle attività sportive e degli allenamenti nelle zone rosse fino a nuove informazioni dispositive, anche se le attività che si svolgono sono finalizzate alla partecipazione a eventi di preminente interesse nazionale come pubblicate sul sito CONI. Il periodo emergenziale che in questi giorni sta procurando nuovi inasprimenti, ci vede nostro malgrado, ma con senso di responsabilità a comunicare le nostre preoccupazioni soprattutto a tutela degli associati che potrebbero subire sanzioni e spiacevoli imposizioni piuttosto che provvedimenti di chiusura. L’ACSI continuerà a sostenere le ragioni dello sport dilettantistico e di base presso gli organi competenti a tutela degli sportivi e a denunciare la profonda discriminazione messa in atto attraverso queste nuove disposizioni. Nella diffusione della presente comunicazione l’ACSI declina ogni coinvolgimento e responsabilità diretta nei casi in cui vengano ignorate le presenti linee di comportamento rispetto all’attuale situazione. Sarà tempestiva l’informativa di aggiornamento che auspichiamo intervenga in tempi brevi a dissipare le inopportune interpretazioni che continuano a danneggiare il mondo degli imprenditori e degli appassionati sportivi.
La Direzione Nazionale ACSI