Kabaddi: nuova disciplina sportiva ACSI

Nasce, su delibera di ACSI Nazionale, il nuovo Settore dedicato alla promozione in Italia della disciplina Kabaddi. Sono stati individuati come Coordinatori Nazionali i dirigenti: Vincenzo Izzo, Sara Borriello e Mattia Lorenzi che provvederanno a sviluppare percorsi formativi per gli operatori, l’illustrazione dei regolamenti (coadiuvati dal Responsabile degli arbitri, Carmine Iacovella) e la realizzazione di iniziative e manifestazioni sportive.

Il Kabaddi è una disciplina sensibilmente sviluppata in grandi aree del mondo e che ha avuto in passato l’attenzione del Comitato Olimpico Internazionale CIO, e ammessa, in qualche occasione, quale disciplina dimostrativa nei Giochi Olimpici. E’ uno sport di contatto a squadre che ha avuto origine in India come allenamento bellico ricreativo ed è gioco nazionale in Punjab. Il termine “kabaddi” significa “trattenere il respiro” in lingua hindi e veniva scandito durante le partite dall’attaccante, al quale non era permesso respirare durante l’attacco.

La disciplina richiede abilità e potenza, combinando le caratteristiche del rugby e del wrestling. Nel Kabaddi ci sono due squadre, ciascuna di sette giocatori. A turno una squadra manda all’attacco un “Raider” (predone), che entra nel campo nemico e deve toccare con le mani o con i piedi uno dei difensori, gli “Antis” (difensori), e scappare nel suo campo prima di essere ripreso. Nella fase precedente alla “toccata” il predone non può essere né toccato né bloccato dai difensori che lo circondano e ingaggiano una lotta di nervi. Solo il difensore toccato può riprendere il Raider cercando di atterrarlo e tenerlo nel suo campo finché è costretto a respirare. Chiunque fosse interessato può contattare l’indirizzo e-mail: kabaddi.italia.acsi@gmail.com.