Il Settore ACSI Kung Fu Wushu Sanshou sceglie di dedicare, durante il periodo pasquale, un’intera settimana alla divulgazione culturale sull’antica tradizione della Danza del Leone. Dal 29 marzo al 4 aprile si sono avvicendati, sul portale social Facebook del Settore, numerosi post, video e foto inerenti a curiosità ed approfondimenti su aspetti poco conosciuti di questa danza.
Il progetto di divulgazione è cominciato ad inizio marzo ed hanno aderito alcuni dei Maestri più rappresentativi in Italia di questa disciplina: Luigi Martone, Giampaolo Monaco, Alfonso Grassi, Annamaria De Chiara e Marina Gazzale. Lo scorso 6 marzo è stato organizzato, in diretta Facebook, un seguitissimo webinar moderato da Mattia Lorenzi e Sara Borriello, con un avvincente dibattito tra di loro in cui sono intervenuti anche il Responsabile di Settore, Vincenzo Izzo, ed il Responsabile ACSI Arti Marziali, Giancarlo Bagnulo.
La danza del Leone da anni è sempre presente nelle cerimonie d’apertura degli eventi ACSI Kung Fu o nei Galà serali organizzati. La danza del leone è una danza rituale usata in tutto l’Oriente (con molteplici varianti) in diverse occasioni della vita sociale per propiziare buoni auspici e fortuna. In Cina, in occasione del capodanno migliaia di leoni e draghi danzano per le strade, parchi, ristoranti, alberghi e musei come segno di buon augurio e di saluto per un nuovo anno ricco e fortunato, coinvolgendo bambini e adulti che significativamente traggono energia positiva e armonia nel toccare e giocare con i mitici Leoni e Draghi. Affonda le sue radici nella più antica cultura orientale, la leggenda identifica il Leone originariamente come animale salvatore di villaggi infestati da mostri e di grandi disgrazie, poi come sinonimo di abbondanza, benessere, fortuna e prosperità, tanto da innalzarlo, insieme al Drago, come animale simbolo della Cina.
Tecnicamente è molto difficile da studiare per gli atleti, per il grande sforzo fisico e per le abilità di equilibrio e coordinazione. Gli atleti sono due: uno gestisce la parte superiore del corpo, controllando le zampe anteriori, il movimento della testa, degli occhi e della bocca; l’altro ha una visuale piuttosto ridotta, si occupa del corpo e della coda ed è agganciato al primo, controlla i movimenti delle zampe posteriori e del bacino e deve essere abile nel mimare con le movenze del corpo, gli atteggiamenti eseguiti dalla testa. La danza è accompagnata da un sottofondo musicale che prevede un Tamburo, due Piatti ed il Gong. Il Tamburo è molto importante in tutta la rappresentazione perché scandisce il ritmo ed impone I movimenti che il leone dovrà eseguire.
Nella settimana dedicata alla divulgazione sono stati riproposti, oltre al video del webinar organizzato in diretta, anche video di scorse esibizioni, alcune foto scattate durante le dimostrazioni e alcuni post in formato testuale con immagini contenenti interessanti contributi dei Maestri con curiosità sulla tradizioni e i simboli. Il direttivo ha ritenuto essenziale affiancare ad una festa simbolicamente di rinascita una tradizione carica di buoni auspici ma soprattutto dare lustro e visibilità ad una tradizione non sempre opportunamente approfondita.